BIOGRAFIA

benedettiFederico Benedetti, sassofonista, clarinettista, flautista, arrangiatore e compositore nato a Ferrara e vissuto a Parigi dal 1979 al 2005, si è formato con Dave Liebman, Bill Dobbins, François Théberge e Bradley Weehler, ed ha collaborato nella capitale francese con Roger Guérin, Kenny Clarke, Sam Woodyard, Benny Bailey, Illinois Jacquet, Jacky Terrasson, Glenn Ferris, Onzy Mattews, Peter Bernstein, Etienne Mbappé, Angel “Pocho” Gatti…
Insegnante di jazz nei conservatori francesi, direttore dal 2005 al 2008 del Conservatorio di Cluses (Alta Savoia), è stato in Francia uno dei primi titolari del Diploma di Stato d’Insegnamento del Jazz, creato alla fine degli anni Ottanta.

Risiede oggi a Verona, ed insegna a Ferrara alla Scuola di Musica Moderna e al triennio e biennio jazz del Conservatorio G.Frescobaldi.

 

STUDI E DIPLOMI MUSICALI

Scuola C.I.M. (Parigi) con Philippe Baudoin, Jean-Claude Fohrenbach (1984) ;
Scuola A.R.P.E.J. (Parigi) con Michel Goldberg, Patrick Villanueva (1985-1986) ;
Lezioni con Bobby Porcelli (1987-1988) ;
Corsi con David Liebman al C.I.M. di Parigi (1988) e al C.E.P.A.M. di Reggio Emilia (1989) ;
Corsi di pratica della direzione di grande orchestra jazz con Roger Guérin al Conservatorio « Hector Berlioz » di Parigi (1987-1989) ;
Stage O.N.J.(Orchestra Nazionale di Jazz) con Antoine Hervé, Andy Emler, Louis Sclavis (1990) ;
Corsi di musica dell’India del Nord con Patrick Moutal (università di Benares) al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi (1990) ;
Diploma di fine del ciclo professionale strumentale dell’I.A.C.P. di Parigi (Istituto parificato riconosciuto dal Ministero della Cultura francese) : corsi con François Théberge (direttore del Dipartimento di Jazz al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi), Gary Keller (Università di Miami U.S.A.), Bill Dobbins (Università d’Eastman U.S.A.) (1992) ;
Corsi di armonia e composizione classica con Jean-Michel Bardez al Conservatorio « Hector Berlioz » di Parigi (1996-2000) equivalenza col diploma di quarto anno ;
Conseguimento del D.E. (« Diplôme d’Etat d’enseignement du jazz », diploma di stato d’insegnamento del jazz) (1997).

 

PERCORSO DIDATTICO

CORSO DI SASSOFONO – secondo livello
Studi di fraseggio e sviluppo del repertorio, con particolare riguardo alle composizioni dei grandi sassofonisti: Lester Young, Charlie Parker, John Coltrane, Michael Brecker, etc.

Approccio dell’improvvisazione: relazione scale/arpeggi/accordi, pattern, sviluppo dell’orecchio relativamente allo strumento, analisi e studio pratico di grandi assoli di sax della tradizione jazzistica, analisi pratica di progressioni armoniche di standards e studio su “play backs” (J.Aebersold).

CORSO DI SASSOFONO – perfezionamento

Il corso è aperto a sassofonisti che abbiano già alcuni anni di pratica strumentale e che desiderino approfondire gli aspetti del linguaggio jazzistico e dell’improvvisazione. Si svolge individualmente o in piccoli gruppi.

CORSO DI IMPROVVISAZIONE PER TUTTI GLI STRUMENTI

È richiesta una discreta padronanza dello strumento : sviluppo delle capacità improvvisative sia tramite l’orecchio e la memoria musicale sia attraverso la conoscenza della relazione scale – arpeggi / accordi, specialmente applicate al jazz. Si svolge individualmente o quando possibile e preferibilmente in piccoli gruppi.

Introduzione allo studio dell’improvvisazione: “abitare” il tempo, sentire lo spazio musicale: esercizi sulle metriche (suonare lo spazio di una, due, etc. battute) e sul ritmo, propedeutica indispensabile per orientarsi nello svolgimento di qualsiasi progressione armonica.
Verranno poi esplorate le due direzioni complementari che sono poi le competenze di base di ogni improvvisatore:
sviluppo dell’orecchio (ear training), cioé della capacità di riprodurre qualsiasi frase sullo strumento: lavoro sulla memoria musicale, improvvisazione tematica (interpretare un tema in maniera personale), esercizi di imitazione da fare collettivamente, etc.
approccio « teorico » (alla Berkeley), ma sempre applicato allo strumento, delle progressioni armoniche: relazione scale/accordi, analisi di standard e elaborazione di assoli sugli accordi.
Parallelamente a questo lavoro di acquisizione di competenze elementari, sarà necessario un arricchimento « culturale », cioé lo studio del vocabolario di base dell’improvvisatore, che sono poi i riflessi di linguaggio e di stile che si assorbono imparando (preferibilmente a memoria) ed analizzando gli assoli e le frasi tipiche dei grandi solisti della tradizione.

Lo studio del repertorio (gli standard) sarà affrontato di per sé ed anche in applicazione di tutti gli esercizi del corso.

CORSO DI MUSICA D’INSIEME PER STRUMENTI A FIATO
Tale corso, idealmente concepito come una preparazione alla costituzione di una big band, é orientato all’acquisizione dei riflessi di base del musicista da sezione: lettura, visualizzazione rapida di ritmi e di elementi melodici (riff, ecc.), fraseggio collettivo (articolare, eseguire le dinamiche ecc. insieme agli altri), intonazione.
A questo fine, verranno studiati arrangiamenti originali e tradizionalmente eseguiti in big band, con formule ritmico-melodiche tipiche di tali repertori. Una competenza di base di lettura musicale é indispensabile per usufruire pienamente della dinamica collettiva del corso.

ARMONIA
Corso dedicato a chi ha già buone conoscenze di teoria musicale (intervalli, scale, tonalità). Lo studio degli accordi e il loro concatenamento nelle progressioni armoniche anche tramite il movimento delle voci è finalizzato all’improvvisazione (creazione di linee melodiche), alla composizione e all’arrangiamento. Si svolge in piccoli gruppi (minimo 3 persone).

AMF JAZZ BAND 1
Corso di musica d’insieme per strumentisti con discrete competenze strumentali e di lettura dedicato all’esecuzione del repertorio delle big band jazz.

AMF JAZZ BAND 2
Corso di musica d’insieme per strumentisti con buone competenze strumentali e di improvvisazione jazzistica dedicato all’esecuzione del repertorio del jazz combo moderno (Art Blakey jazz messengers, Horace Silver, Mingus, etc.).